CON DOMENICO SULLA GRU

 

Il Forum Diritti Lavoro esprime piena e convinta solidarietà a Domenico Mignano e  agli altri quattro operai del Comitato Cassaintegrati Fiat, sottoposti ad un brutale e incostituzionale licenziamento politico.
I cinque operai sono stati licenziati dopo aver protestato davanti allo stabilimento Fiat di Nola per il suicidio, l'ennesimo, di una operaia da anni in cassa integrazione senza alcuna prospettiva di rientro al lavoro. A Nola c'è un reparto confino della Fiat-FCA ove sono stati concentrati, come nei tristissimi anni 50 del secolo scorso a Torino, 300 operai che l'azienda non intende in alcun modo riportare  al lavoro.  Da anni in quello stabilimento si offendono i diritti fondamentali e la dignità della persona. Nel 2014 Maria Baratto, operaia da sei anni sospesa dal lavoro, non ha retto e si è uccisa. Allora i cinque operai hanno inscenato una rappresentazione davanti ai cancelli della fabbrica che li discrimina, simulando il loro suicidio e quello di un pupazzo con la maschera di Sergio Marchionne. La loro è stata una dura e sofferta satira fatta come cittadini liberi fuori dalla fabbrica. Per essa sono stati licenziati da una azienda che evidentemente pretende il controllo sulle opinioni, sui comportamenti, sulla stessa vita dei suoi dipendenti dentro e fuori la fabbrica. Siamo al ribaltamento dei più elementari principi costituzionali, che non solo sono espulsi dall'interno dei luoghi di lavoro, ma che vengono negati ai dipendenti sempre e ovunque.  Il licenziamento di Mignano è una gravissima violazione delle libertà di tutti noi, e il silenzio di tante voci normalmente impegnate a difesa della libertà di espressione e satira ci dice dei rischi gravi di involuzione autoritaria per tutta la società che vengono dal regime brutale e tirannico che governa la Fiat e tanti altri luoghi di lavoro. Anche per questo Mignano è stato costretto ad azioni di protesta clamorose, mettendo a rischio la propria stessa vita.  Il tribunale di Nola sinora non ha riconosciuto ai lavoratori Fiat i loro diritti costituzionali, mentre nulla è stato fatto per accertare le responsabilità aziendali di fronte alla catena di suicidi tra gli operai posti in cassa integrazione discriminatoria. È un a situazione di mancanza di tutela per il lavoro che reclama la più ferma delle proteste e delle denunce.  Il Forum diritti lavoro sta con i cinque licenziati e si impegna a sostenere tutte le iniziative necessarie a far valere diritto e giustizia ai cinque operai vittima di licenziamento politico in Fiat.