Usb, solidarietà a Mimmo Mignano e gli altri licenziati dalla FCA

Nazionale -

È una scandalosa sentenza quella della corte di cassazione che conferma il licenziamento operato dalla FCA nei confronti di 5 operai dello stabilimento di Pomigliano.


La cassazione ha condannato al licenziamento Mimmo e gli altri compagni di Pomigliano “per eccesso di satira”, eccesso che sarebbe stato costituito dalla simulazione del suicidio di Marchionne, davanti alla fabbrica.

Che quella iniziativa fosse stata messa in atto per protestare contro la cassaintegrazione e la perdita del lavoro che aveva colpito migliaia di lavoratori e lavoratrici di Pomigliano e delle altre fabbriche Fiat, ridotti in povertà, impossibilitati a pagare il mutuo della casa, a mandare i figli a scuola, a portare il pane sulla tavola delle loro famiglie e che molti di loro si siano suicidati a causa di questa condizione in cui la Fiat li aveva gettati, per i giudici non ha significato nulla.


Nessuno ha perseguito, arrestato, condannato, coloro che hanno indotto tanti operai e operaie a suicidarsi, che hanno ridotto tante famiglie sul lastrico, gettandole in condizioni di povertà estreme.


Eppure questo è quanto accaduto e continua ad accadere in tutto il Paese, in ogni fabbrica della FCA, dove ancora oggi sono migliaia i lavoratori in cassaintegrazione e dove il nuovo piano presentato dalla FCA rischia di provocare la perdita di migliaia di posti di lavoro.  


In questo paese, dove i veri colpevoli dei tanti operai che si sono suicidati restano impuniti la magistratura si accanisce contro quei lavoratori che non si rassegnano e lottano contro lo strapotere della Fiat, oggi FCA.
Questa è la magistratura che decide di licenziare 5 operai che mettono in scena la rappresentazione del finto suicidio di Marchionne e non persegue quelli che i suicidi, veri, di operai ed operaie delle loro fabbriche, li hanno provocati.


L’USB esprime la propria solidarietà a questi operai che non hanno piegato la schiena davanti al padrone e la più totale condanna di questo ennesimo atto repressivo compiuto dalla magistratura ai danni di chi lotta contro le politiche padronali e per migliori condizioni di vita e di lavoro.

 

USB Lavoro Privato