FCA: il rinnovo del CCSL conferma il modello Marchionne a danno dei lavoratori

Nazionale -

Il rinnovo del CCSL in FCA è solo la conferma di un modello antistorico ed antidemocratico. Non ci sono miglioramenti dal punto di vista dei carichi lavorativi, l’ergo uas resta parte integrante e vincolante del contratto, e di riduzione di orario lavorativo a parità di salario nemmeno l’ombra.


Gli stabilimenti continueranno ad essere gestiti in modo “autoritario” con decisioni unilaterali da parte di FCA  e con i sindacati firmatari a fare da megafono.


Restano le limitazioni alla libera rappresentanza sindacale così come le famigerate commissioni di fatto nelle mani della gestione aziendale. Restano le pause tagliate.


Anche la parte economica, che a prima vista potrebbe essere accettabile, analizzandola bene si rivela penalizzante per i lavoratori:


•    La spalmatura degli aumenti in trance da circa 35 € lordi mensili ogni anno e  fino al 2022 (4 anni) permette di recuperare, forse, l’inflazione attuale poiché gli ultimi dati ISTAT la danno ben al di sopra del 2% e quindi non è il caso di esaltarsi troppo per aumenti lordi medi del 2 %.
•    In FCA non ci sono stati aumenti sulla paga base da quasi dieci anni quindi, come chiesto dall’USB nella propria piattaforma rivendicativa, come minimo l’aumento doveva essere erogato interamente con effetto immediato per riportare le retribuzioni a livello dei metalmeccanici di tutta Italia.
•    Resta il fatto che con questo modello contrattuale viene meno la contrattazione di 2° livello che solitamente valorizza il lavoro nei singoli stabilimenti.
•    Il potenziamento del welfare aziendale non è altro che un altro passo verso la morte del welfare state legando sempre più il lavoratore all’azienda e quindi limitandone la libertà di azione.


 La piattaforma rivendicativa inviata dall’USB ad FCA, condivisa con molti lavoratori, non è stata nemmeno presa in considerazione poiché nemmeno siamo mai stati convocati e basta questo a far comprendere il grado di democrazia vigente nel gruppo.


Restiamo dell’idea che non può essere il “padrone” a scegliere i sindacati con cui trattare. Porteremo avanti le nostre rivendicazioni sempre a testa alta restando sempre dalla parte dei lavoratori lasciando il ruolo da intermediari a chi a fatto la scelta di abbandonare il ruolo di sindacato.
                  
    Basta con il CCSL – Siamo lavoratori Metalmeccanici
    Contratto Nazionale e il Contratto Integrativo
    Più Salario, più diritti, riduzione d’orario e più sicurezza
    Basta con l’Ergo UAS – Ripristino delle pause tagliate
    Stop alle commissioni in mano all’azienda- Per l’indipendenza di RSU e RLS

 
USB Lavoro Privato Settore Metalmeccanico
Coordinamento Nazionale USB in FCA