Alla Magna Closures cassa integrazione straordinaria per 565 lavoratori. È l’ora della variante operaia: il 22 aprile tutti a Roma
Il 6 e 7 aprile si sono svolti due incontri presso la Regione Toscana e il Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare la crisi del settore automotive e nello specifico la realtà industriale Magna Closures di Guasticce (Livorno).
Dopo un primo periodo di solidarietà l'azienda ha comunicato l'apertura della crisi industriale con conseguente richiesta di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi. Ammortizzatore sociale previsto per le aree di crisi complessa (come la Provincia di Livorno) che interesserà tutti i 565 operai. Inoltre sarà aperta una procedura di mobilità volontaria incentivata per 51 unità.
Alla base di tale crisi l'aumento dei costi energetici, la difficoltà nel reperimento delle materie prime e l'incertezza dei mercati.
La Regione Toscana ha avviato un percorso parallelo di "riqualificazione e formazione" del personale esistente.
Al tavolo Ministeriale e Regionale era presente anche USB con i propri delegati e responsabili territoriali.
Mentre il nostro premier Draghi ci chiede di scegliere tra la pace o i condizionatori risulta ormai evidente come questa crisi globale sarà pagata solo e soltanto da lavoratori e lavoratrici.
Non bastano il carovita alle stelle e l'aumento del costo di beni primari, adesso anche la cassa integrazione e le crisi industriali.
Dopo due anni di pandemia la famosa ripresa di cui parlava Confindustria e il Governo sarà scaricata tutta sulle spalle di chi lavora.
È arrivato il momento di reagire con forza a questi attacchi.
L'Unione Sindacale di Base ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale per il 22 aprile a Roma.
Contro i licenziamenti, il governo della guerra e del carovita
USB Livorno - Industria