Appalto ex Ilva, Rizzo e Colautti (USB): la comunicazione di Aigi non ci rasserena, i lavoratori vanno pagati come previsto!
La decisione di Aigi di corrispondere solo gli stipendi e di non garantire le tredicesime ai dipendenti delle aziende dell’appalto rappresentate, per noi, è inaccettabile.
Perché riteniamo che Natale è per tutti, soprattutto per coloro che vivono costantemente, pur lavorando, una condizione di estrema precarietà e incarnano perfettamente quell’idea di lavoro povero che va aspramente combattuta, dal momento che, non solo non hanno contratti stabili, ma percepiscono poco più di 1.000 euro al mese.
Ciò è irricevibile anche perché una parte degli imprenditori dell’appalto, consapevole della estrema gravità della situazione, non certamente da oggi, ha da sempre in qualche modo avallato questo sistema malato, intervenendo solo ora che si è allo stadio terminale. Ovvio che, vanno fatti sacrosanti distinguo tra gli stessi imprenditori, dal momento che ne conosciamo alcuni che non hanno minimamente esitato ad andare in banca, per fare i dovuti versamenti ai propri dipendenti, mantenendo fede in maniera seria agli impegni assunti, nonostante le note difficoltà e i pesanti ritardi nei pagamenti delle fatture da parte di Agi, le cui responsabilità dirette sono fin troppo ovvie.
Intanto, è opportuno dire a questo Governo che, dopo oltre un anno, la scusa degli errori fatti dai precedenti esecutivi non regge più e che la situazione è letteralmente precipitata negli ultimi mesi. Oggi, alla vigilia dell’ennesimo incontro romano, l’unica notizia che può risollevare la situazione, è una decisione da parte del Governo finora impassibile di fronte ai ricatti della multinazionale. Non ci si sorprenda se in Europa, l’Italia non viene presa troppo sul serio: questo è il risultato della mancanza di autorevolezza di questa politica.
Domani il Governo abbia il coraggio di mettere fine a questa storia, che ha ridotto ai minimi termini il tessuto sociale e imprenditoriale locale
Concludendo, diciamo ad Aigi, che noi dell’USB, saremo soddisfatti solo quando i lavoratori vivranno una condizione di piena serenità e che quindi vanno pagati sia gli stipendi che le tredicesime, altrimenti per quanto ci riguarda, sarà sciopero.
Franco Rizzo e Sasha Colautti Esecutivo Nazionale USB