ArcelorMittal, USB: già dilapidati i 400 milioni versati dallo Stato. Il 14 il governo getti la maschera

Taranto -

Sapevamo di essere facili profeti sulla velocità con cui sarebbero stati dilapidati i 400 milioni versati dallo Stato ad ArcelorMittal Italia. Infatti nella relazione consegnata meno di un mese fa al ministro Giorgetti stimammo in 6-8 mesi il tempo necessario a Morselli&Co per dilapidare le risorse.

Non pensavamo però che la nostra previsione si sarebbe rivelata ottimistica: infatti dopo meno di 20 giorni dal matrimonio, sono stati già bruciati 330 dei 400 milioni! Ad annunciarlo il delfino di Lucia Morselli, Arturo Ferrucci che ha spiegato che circa 106 milioni sono serviti per pagare le quote di CO2 e 180 per saldare le rate scadute dell’affitto di ramo d’azienda. Senza scendere troppo nei tecnicismi e senza troppi giri di parole, lo Stato ha gentilmente donato ad ArcelorMittal Italia 400 milioni per pagare i debiti che la stessa ha contratto con lo Stato…

Nel frattempo nulla è cambiato, se non in peggio: nessun intervento di manutenzione straordinaria sugli impianti, appalto nel caos e un atteggiamento da campo di concentramento con i dipendenti che alzano la testa. Il malcostume visto finora con ArcelorMittal prosegue anche con Acciaierie d’Italia: la ricetta è completa con il manipolo di “yes men” complici di una gestione capestro.

Si continua ad assistere a personale che arriva in portineria, anche da fuori regione, e scopre di avere l’accesso negato perché collocato senza comunicazione ufficiale in Cig. C’è un consolidamento nella sostituzione di ufficio delle ferie con Cig Covid-19, mentre allo stesso tempo per via dei tagli effettuati sugli organici si fa abuso di straordinario, non di rado neanche retribuito. E con l'ingresso dello Stato si rincara la dose, trasformando addirittura le festività non godute e i riposi in Cig-Covid19.

Tutti si aspettavano il cambio di passo con l’ingresso dello Stato e una sterzata dal punto di vista della sicurezza, dell’ambiente e del clima in fabbrica, in realtà l’escalation negativa si è addirittura acuita negli ultimi tempi.

Ma niente di tutto questo si è verificato, anzi Ferrucci ha anche annunciato che al netto delle dichiarazioni giornalistiche (di regime) sul rilancio dell’occupazione, ci sono almeno 3000 persone di troppo, annunciando la nascita dell’ennesima sovrastruttura che avrà il compito di “riorganizzare” (tagliare) le manutenzioni centrali dello stabilimento!

Il Governo finora ha assolto il compitino soddisfacendo le esigenze della multinazionale e del clan Morselli. A oggi non ha dato nessuna risposta alla drammatica situazione ambientale, occupazionale, di sicurezza, dell’appalto e alle decine di licenziamenti discriminatori e vigliacchi che continuano a colpire i lavoratori, la cui unica colpa è quella di essere sopravvissuti a incidenti frutto di mancate manutenzioni sugli impianti.

Il 14 maggio a Roma il Governo getti definitivamente la maschera, dica chiaramente se vuole essere accanto alla comunità e ai lavoratori, oppure essere complice di personaggi che in un paese normale starebbero già da un pezzo nelle patrie galere!

p.USB Puglia Francesco Rizzo

Coordinamento di Fabbrica USB

Taranto 11/05/2021