Cira, USB: bene l’intenzione dell’azienda di procedere a un piano di assunzioni

Caserta -

Martedì 20 aprile si è tenuta in modalità web la riunione tra la dirigenza del Cira, le organizzazioni sindacali e la RSU. Oggetto, la presentazione del piano triennale 2021-2023. Come riportato nelle anticipazioni ampiamente circolate sulla stampa, il piano triennale evidenzia una situazione con un assetto finanziario e di carichi di lavoro positivi.

L’azienda attraverso le parole del presidente Giuseppe Morsilio, analizzando il prossimo futuro, ha esposto il quadro più conservativo, ossia quello che si basa sui 113 milioni del fondo PRORA (DM 662/2020) e sugli ulteriori 4 milioni per la gestione del Centro assegnati dal Decreto ricerca. In prospettiva c’è lo sblocco di una parte degli accantonamenti degli anni precedenti, che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi. In questo caso, l’ipotesi più conservativa sarebbe sostituita da uno scenario più espansivo, con maggiori sviluppi, che sicuramente richiederà un incontro di approfondimento. Inoltre l’azienda ha confermato il proprio impegno a richiedere una conversione del fondo destinato dal Decreto ricerca in un finanziamento strutturale al COMMA2.

La missione del Cira è confermata nel piano industriale presentato. L’azienda ha riconosciuto che i risultati economici, gli obiettivi scientifici e industriali, sono stati ottenuti grazie aduno sforzo importante dei lavoratori, nonostante la complessità della situazione legata alla pandemia.

L’azienda ha confermato l’impegno ad avviare il piano di adeguamento salariale e professionale, mentre ha lasciato aperto il tema dello sviluppo dei brevetti.

Per il prossimo futuro l’azienda ha dichiarato che sta valutando le possibili soluzioni per favorire il cambio mix, attraverso assunzioni a tempo determinato e strumenti d’incentivazioni volontarie, ad esempio l’isopensione.

La nostra delegazione ha evidenziato l’importanza della funzione pubblica della ricerca tanto più in un settore complesso e strategico come quello aerospaziale, in cui sono stati stanziati investimenti ingenti a livello nazionale ed europeo.

I dati economici positivi, a nostro avviso, consentono di mettere in atto un percorso virtuoso che assieme alla RSU dia pieno riconoscimento in termini di salario, inquadramento e funzione al personale oggi presente in Cira.

Accogliamo positivamente l’intenzione di prevedere un piano di assunzioni, tanto più che le ore lavorate effettivamente ne dimostrano l’esigenza. Allo stesso modo confidiamo che l’azienda si determini in assicurare assunzioni a tempo indeterminato nel rispetto del valore professionale e umano del personale coinvolto.

L’emergenza Covid-19 ha visto imporsi lo smart working, che se ha risposto a criteri sanitari e ha semplificato gli spostamenti, allo stesso modo ha creato uno squilibrio tra tempi di vita e di lavoro, estendendo di fatto l’orario di lavoro e inducendo a riflessioni sul diritto alla disconnessione. Riteniamo quindi che sia importante la corretta implementazione dell’osservatorio interno sullo SWO per garantire un confronto sindacale continuo che tracci un bilancio periodico delle problematiche e identifichi le opportune soluzioni.

Crediamo che oggi i lavoratori del Cira abbiano la possibilità insieme con le RSU di lavorare ad un piano di sviluppo e miglioramento delle proprie condizioni generali, ma anche di riaffermare l’esigenza che la ricerca debba essere pubblica.

 

USB Nazionale Lavoro Privato

USB CIRA

 

Capua 21/4/2021