Flex Trieste, davanti alla delocalizzazione siamo pronti a bloccare fisicamente il trasferimento dei macchinari. Il Governo intervenga subito e si assuma la responsabilità del disastro
Non è caduta proprio come un fulmine a ciel sereno la notizia di una possibile delocalizzazione dello stabilimento triestino, destinazione Romania. I segnali c'erano tutti e la nostra organizzazione ad ogni incontro ha messo in guardia il Governo sul tentativo da parte dell'azienda di sfilarsi dal territorio.
Assenza di politiche industriali, pochezza imprenditoriale e politica sono la causa di questo disastro annunciato. Un’azienda da anni senza un piano industriale, incapace di attrarre clienti e soprattutto completamente abbandonata a se stessa, con il Governo che non riesce ad individuare un percorso industriale dentro al quadro della digitalizzazione del Paese, fattore strategico rientrante nel quadro di intervento del PNRR.
Povera Italia e soprattutto poveri lavoratori, che come sempre pagheranno tutto il conto di questa incapacità di determinare una visione industriale per questo Paese, dove si continua a svendere a queste multinazionali senza scrupoli.
USB si dichiara pronta da subito a sostenere la mobilitazione delle maestranze. Siamo pronti a bloccare fisicamente l'azienda, laddove questa decida o provi a portare fuori dall'azienda un solo pezzo, un solo componente, una sola macchina.
Nessuno tocchi i lavoratori, nessuno tocchi la fabbrica.
Sasha Colautti
USB Lavoro Privato
Trieste 13-5-2022