Fusione FCA/PSA: le verità nascoste che noi vi avevamo già raccontato

Termoli -

Chiamare FUSIONE quella tra FCA e PSA, oltre ad essere una grande bugia, segna l’epilogo della nostra fine annunciata.

 

Due grandi aziende dell’auto diventano un unico Gruppo. La volontà è quella di costruire macchine elettriche. Le Fabbriche Francesi provengono da 10 anni di investimenti concentrati nel settore. L’elettrico lo fanno già. In FCA invece, qui in Europa e in Italia soprattutto, abbiamo subìto 10 anni di dismissioni, e le nostre linee produttive, sono lontane anni luce dall’essere in grado di produrre l’elettrico, tranne se stravolte!

 

Quella che definiscono bugiardamente FUSIONE, vede PSA PAGARE 6,7 mld ad FCA, ed un super dividendo extra di 5,5 mld ad i suoi azionisti, più, in aggiunta, la cessione di “Comau”, fiorente in tutto il mondo.

Alla Exor (degli Agnelli) vanno 1,8 mld. Durante il Management Marchionne, dalla ex Fiat, la EXOR, aveva già incassato centinaia di mld per lo scorporo e vendita di Irisbus, Ferrari, Res, Iveco, Magneti Marelli....

Persino Equitalia si esprime quantificando che “Psa ha monetizzato ad FCA il 30% del capitale complessivo del nuovo gruppo”, per averne il pieno controllo, sebbene avesse già assegnata sia la maggioranza del Consiglio di Amministrazione, che l’Amministratore Delegato.

A nulla vale la presidenza, senza diritto di voto data a Elkann.

 

Immediatamente dopo aver intascato da questa transazione, gli Agnelli propongono a De Benedetti l’acquisto di praticamente tutta l’opinione pubblica italiana, comprando il gruppo Gedi (repubblica, L’Espresso, La Stampa, etc).... “Chissà perché?!”.... possibile che Elkann tema un momento di basissima popolarità tra gli Italiani?!....

Ormai solo il 20% degli interessi degli Agnelli, sono collegati a Fca-Crisler. E solamente una minima parte di questo 20%, è rappresentato dalle fabbriche italiane con NOI dentro!!

Solo per quel poco ormai, gli Agnelli hanno interesse nell'auto e minimamente quindi, sono collegati a noi nella cattiva sorte del settore utilitarie che ci ha sempre caratterizzati e dato lavoro. Il nostro rischio, per niente li riguarda ad oggi, anzi....come i latini, gli Agnelli hanno deciso ” Mors tua, vita Mea! “ della FABBRICA ITALIANA AUTOMOBILI TORINO, in un processo iniziato intenzionalmente con l’assunzione di Sergio Marchionne come Amministratore Delegato del Gruppo.

 

Attualmente infatti, quasi la totalità degli interessi della EXOR, convergono su altri investimenti: Banche, giornali, Avio, società calcistiche, Auchan, Rinascente, Leonardo, Sistemi per la difesa e l’aereospazio (armi!), e tanto tanto altro ancora!

Secondo Marco Revelli, storico, sociologo e giornalista Italiano, alla crescita economica ed occupazionale del Gruppo nel mondo, è corrisposta una sensibile diminuzione del numero di dipendenti in Italia. Secondo le sue stime infatti, la Fca sarebbe passata da 120.000 posti nel 2004, a 29.000 nel 2014. A oggi, il dato può essere solo peggiorato, e, con queste prospettive , peggiorare ulteriormente:.

In questo momento ed in quest’ottica, l’analisi dell’ultimo decennio della ex Fiat, , trova lucidità e diventa OVVIA su ruoli, intenti e responsabilità di ognuno, in un processo lungo anni, e che è “troppo perfetto” per non essere frutto di accurata premeditazione ed ampio avvallo.

 

E se “a pensar male si fa' peccato, ma spesso non si sbaglia” (G.A.), di fronte ai fatti attuali, ed alle accuse di corruzione del sindacato Oltreoceano.... riguardo all’Italia, col Santo Natale alle porte, NON VOGLIAMO PECCARE!!!

 

Come non bastasse, Conte, in visita a Melfi (dilaniata dalla cassa integrazione), di fronte a questo evidente dramma, ed in totale continuità con la politica del passato, giudica positivo il modello di fabbrica, che ha cancellato quasi 100.000 posti di lavoro in un decennio e determinato tante malattie professionali, a Melfi e non solo!!

DOVETE AMMETTERLO: Sono anni che NOI urliamo questa emergenza, e la necessità di fare investimenti.... soli contro tutti!!!

Se per noi il quadro è stato fin troppo chiaro da subito (e non siamo né geni, né indovini!), evidentemente sono stati tutti gli altri BUGIARDI!!

A maggior ragione perché, voi Lavoratori li avete delegati, legittimati e pagati a partecipare ai tavoli di trattativa col padrone. A NOI, invece, NO!!

 

Termoli, in questo quadro, trova totale coerenza.

Ormai da 10 anni rincorriamo falsi proclami, con promesse di nuovi modelli, capaci (a Loro dire!), di portare ad una “piena occupazione e salari tedeschi”. Qui Produciamo Cambi e Motori, che montiamo su diversi modelli di vetture. Siamo per questo fornitori collegati a varie carrozzerie in Italia, Europa e all’estero. Dentro lo stesso Stabilimento, convivono quindi, più officine di lavorazione e di montaggio, ognuna coi suoi ritmi ed orari, a seconda di quanto il prodotto tiri sui mercati.

Di queste:

_L’M40 (C546) produce un Cambio per grandi vetture. È nata come linea di ridotte capacità. Dà lavoro a scarse 100 Persone.

_Il V6 ed il T4 sono le officine di produzione dei motori di nicchia per “Giulia” e “Maserati”, di cui Marchionne fece l’annuncio dì grandiose prospettive per Termoli, arrivando a sorpresa in elicottero, accolto dal plauso (e le lingue protese!!), di tutti (..o quasi!). Questi nuovi motori, avrebbero dovuto dare respiro rispetto alle aree in dismissione.

Era il 2014

Ad oggi, in queste aree, “pare” siano addetti 200/300 Lavoratori complessivamente. Sono aree barricate persino alle rappresentanze sindacali firmatarie. Di queste non si sa nulla.... di buono: “sembrano” essere composte in gran parte da giovanissimi, jobs act, terrorizzati.... cui “pare” sottraggano pause, ferie... e “pare” impongano loro di stare spesso oltre l’orario ed oltre i giorni consentiti.... “pare” spesso si facciano male.... “pare”...

_Il 16V produce un motore che dà lavoro a quasi 200 persone, ma che comunque non ha prospettive di lungo termine se vuole rimanere in linea con le leggi sulle emissioni.

_ I vecchi Cambi (C520 e C510) ed il vecchio Motore (8V), impiegano il maggior numero dei dipendenti, (più di 1000 in totale). Ma visti i prodotti e le linee vetusti, non danno prospettive occupazionali e di continuità. Si lavora infatti, per esaurire tutto il materiale di fornitura (esistente, viaggiante o in ordine) per quelle produzioni e per qualche temporanea commissione richiesta da paesi che non applicano i trattati contro le emissioni (tipo Turchia e India), nei quali integriamo con le nostre forniture, produzioni in fabbriche gemelle a quelle Italiane, che sostengono costi nettamente ridotti.

Poi ci sono i servizi ed i magazzini, che in percentuale subiscono le stesse sorti delle aree a cui sono collegati.

 

Tra le tante apparenti differenze, LA VERA VERITÀ è che, praticamente in tutte le aree: facciamo cassa integrazione, o abbiamo subìto la riduzione dei turni, o tagli del personale.... o tutte e tre le cose insieme!

 

Quando poi si lavora, proprio nell’ottica di ottimizzare le spese (poco importa che sia per brevi commissioni o eventualmente per chiusura/ridimensionamento -ammettendo che ci sia differenza tra le due cose!!! -), ci fanno lavorare come gli asini, addirittura chiedendo di venire in straordinario (cioè pagati di più) nelle stesse settimane in cui facciamo anche la cassa integrazione.

Altra stranezza in questa fase di crisi: invece di favorire i part-time per redistribuire il lavoro, bloccano addirittura il rinnovo di quelli già esistenti per le mamme!!!

 

Sarebbe etico ammettere che, siamo già dentro un forte ridimensionamento, poiché, oltre ad aver rispedito al mittente i trasfertisti, meno di due anni fa (ora in cassa di solidarietà a Melfi!!), da settembre ad oggi, contiamo diverse centinaia di dipendenti in meno. Forse 500. Sospettiamo di essere ai minimi storici della forza lavoro della FCA di Termoli.

Molti sono stati incentivati alla pensione, altri hanno pattuito “ad personam” il licenziamento con incentivi che hanno riferito andare da 25 mila euro fino a 70 mila euro, più 24 mesi di Naspi..... “sancti et benedicti!” gli incentivi in tasca agli Operai!!!.... ma abbiamo perso, e non rimpiazzato, posti di lavoro!!!!

 

E le prospettive sembrano persino peggiori:

Sono due anni che rincorriamo fumose promesse su un “forse” motore ibrido che “forse” potrebbe “forse” affiancare per un periodo l’elettrico, ma che anche “forse”, “pare” essere lo stesso già prodotto in Polonia..... ma che sicuramente innanzitutto ancora non c’è... anzi per ora certamente non partono neppure le modifiche necessarie a poterlo costruire.

La cosa più in “forse” di questo nuovo eventuale prodotto è che, da solo, poco verosimilmente riuscirebbe ad assorbire l’organico in esubero dalle aree in dismissione!!!

 

Mettendo i fatti in fila, appare evidente un disegno chiaro in cui NESSUNO, TRANNE NOI, HA OPPOSTO RESISTENZA!!!! Nè Sindacati confederali firmatari e non, né politica, e soprattutto, neppure VOI, CARI LAVORATORI!!!... scegliendo di morire soli ed immobili, mentre recitate “io speriamo che me la cavo”, o peggio ancora, affidandovi a cattivi difensori!!!

Voi avete scelto di farvi rappresentare in questo modo degenere. Voi avete deciso di lasciarvi trascinare in questa situazione!

Ma anche peggio sarà continuare a sbagliare la delega in questa fase di forte crisi: ricordatevi che gli ammortizzatori sociali sono controllati nella loro giusta applicazione dai sindacati: e già stiamo osservando dinamiche che poco hanno di logico e di equo: vediamo spostamenti preventivi di persone presumibilmente “scomode” ( mamme, invalidi, 104 etc...) o... “senza santi in paradiso”, verso aree dove presumibilmente non si lavorerà.....

 

In un mercato dell’auto saturo da tempo, La Psa, in Italia, non ha intenzione di produrre vetture, ma di venderle! E PER I NOSTRI POSTI DI LAVORO, QUESTO FÀ UNA GRAN DIFFERENZA!!!

Nel quadro appena descritto quadro, da chi vi aspettate aiuto?! Abbiamo un’alternativa! Non vorrete davvero continuare a far gestire le vostre vite, dalle stesse persone con gli stessi metodi?!

 

Sebbene voi non ci abbiate delegati a farlo, per le enormi preoccupazioni che vi abbiamo esposto e sulle quali speriamo di sbagliarci, agli inizi di novembre, abbiamo ritenuto necessario chiedere, un incontro alla Regione, affinché attenzioni la delicata situazione della più grande fabbrica del Molise. E del quale riferiremo .

 

P.s: Scusate l’impossibilità di essere più precisi sui dati, ma la Fiat non ha la buona abitudine, né l’interesse ad essere trasparente ... chissà Perché!?

 

La Rsa Usb Termoli

Termoli, 9 dicembre 2019