GD Bologna dice no al movimento "Non Una Di Meno" in fabbrica
Nei giorni scorsi la RSU USB di GD ha chiesto un’assemblea retribuita per organizzare lo sciopero dell'8 marzo, comunicando l'autorizzazione alla partecipazione alla stessa assemblea di dirigenti sindacali e di una esponente del movimento " Non Una Di Meno".
La direzione ha autorizzato accesso solo a dirigenti sindacali esterni, rifacendosi alla legge 300. Peccato che da sempre alle assemblee indette da CGIL CISL UIL abbiano partecipato attori, scrittori, personaggi dell'associazionismo. Per questa ragione la RSU USB chiede ulteriori spiegazioni ricordando il valore della consuetudine.
La risposta dell'azienda è vergognosa oltre che spudorata: è potere dell'azienda decidere quando applicare la legge 300 e quando no, la direzione GD si riserva di valutare caso per caso chi fare entrare e chi no.
Sì all'attore Marescotti, a Strada, all'Anpi, ma niente accesso a " Non Una Di Meno".
La direzione aziendale testimonia così un profondo disprezzo per chi sostiene con forza la lotta per l'emancipazione delle donne: forse hanno paura di fare discutere delle diseguaglianze salariali, delle tante piccole e grandi molestie che le donne subiscono nei luoghi di lavoro.
Non subiremo questa vergognosa discriminazione in silenzio.
USB Bologna