Globalstar e COSMO : Una costellazione si completa ed una si avvia ……
I lavoratori, tecnici TAS e dell’indotto continuano a macinare successi che non gli vengono riconosciuti !
Quelle passate sono state settimane dense di attività per i nostri team impegnati nelle campagne di lancio di Baikonour e Vandenberg, portando in orbita dei satelliti su cui si è concentrato l’impegno dei lavoratori dell’intera TAS-I.
Il 19 Ottobre sono stati messi in orbita i primi 6 satelliti della costellazione Globalstar 2; il 6 Novembre, con il lancio di FM4, si è completata la costellazione COSMO-SkyMed.
Noi vogliamo evidenziare che gli impegni di programma sono stati rispettati ed i successi sono arrivati grazie alla professionalità, alla disponibilità e all’impegno dei lavoratori Thales Alenia Space .
Molto spesso le condizioni a contorno non sono state delle più favorevoli, l’organizzazione del lavoro più di una volta ha mostrato la corda e la linea gerarchica ha chiesto ai lavoratori di fare dei sacrifici per rispettare i tempi richiesti dal cliente.
E’ capitato di cedere su alcuni diritti, di prendersi sulle spalle un pezzo di lavoro oneroso, di fare turni e straordinari in abbondanza, di allontanarsi dalla famiglia e dagli affetti, nella speranza che questi sacrifici vissuti come singoli siano riconosciuti dal capo .
Purtroppo e molto spesso questo non capita, la politica meritocratica di TAS è misera.
Il Dottor Prette per conto di TAS ha respinto la piattaforma integrativa evocando le ombre di una crisi di portata planetaria che non consente di distribuire aumenti significativi e neanche riconoscere semplici diritti come il recupero a minuti.
Peccato che la differenza di stipendio tra dirigenti di primo livello e lavoratori TAS-I, è mostruosa e non è motivata, questa si, dalla crisi planetaria.
Sindacalmente non è semplice rappresentare lavoratori ad alta professionalità divisi tra senso di responsabilità e rivendicazioni.
Ma come USB partiamo dall’assunto che diritti e professionalità sono due aspetti che si devono combinare.
Una delle evidenti contraddizione del sistema produttivo italiano è rappresentato dalla riduzione dei diritti e del salario che coinvolge i lavoratori di ogni qualifica e livello . A fare i conti con bassi stipendi non ci sono solo i lavoratori con basse qualifiche, le politiche salariali delle imprese e scellerati accordi sindacali consentono di impiegare con bassi stipendi personale altamente qualificato.
Anche in TAS-I c’è una forte presenza di stagisti, di lavoratori atipici e Off load, in molti casi rappresentano manodopera qualificata a basso costo. Molti sono presenti ormai da anni in azienda e crediamo che di fronte ai picchi di turni e
straordinari sarebbe bene cominciare ad internalizzare lavoratori nelle diverse aree.
Tra i lavoratori a cui ci sentiamo di rivolgere un grazie sono compresi anche quelli delle ditte esterne e di supporto, ai quali spesso vengono richiesti grandi sacrifici , senza avere in cambio la dovuta considerazione e rispetto.
Vogliamo il rispetto del nostro lavoro in termini di salario.
Vogliamo il rispetto della professionalità . People First non ci convince !
Vogliamo pari diritti per i lavoratori TAS-I a partire dall’estensione del recupero a minuti.
Siamo stanchi di orari e turni impensabili, vogliamo discutere di regole.
Il salario deve essere misurabile e verificabile mentre il CIPI e gli indici di Redditività sono opachi e ingiusti.
Gli spazi di lavoro devono essere rispettosi della dignità dei lavoratori, il sito di via tiburtina scoppia ed è inadeguato.
In conclusione Complimenti a tutti i lavoratori per la loro capacità di continuare
a produrre satelliti nonostante la politica della DA che anziché affrontare i problemi veri dell’azienda, preferisce fare risparmi sui diritti e sul salario dei
lavoratori Thales Alenia Space.
RSU USB Thales Alenia Space