JABIL – TMA: richiesta di CIGS a zero ore, operazione speculativa e illegittima

Caserta -

USB denuncia con forza la gravità della richiesta inoltrata da TMA di cassa integrazione straordinaria (CIGS) a zero ore per tutti i lavoratori, per un periodo addirittura di due anni e mezzo.

Una scelta che toglie definitivamente la maschera a un’operazione nata e condotta unicamente sul terreno della speculazione, senza alcun progetto industriale né garanzia occupazionale.

È del tutto inaccettabile che un’azienda che aveva dichiarato di voler mantenere commesse e clienti scelga oggi di azzerare completamente l’attività produttiva, lasciando centinaia di lavoratori senza prospettiva e senza salario. Non è comprensibile come si possa parlare di “ripartenza” a fronte di un blocco totale così prolungato, né quali condizioni vengano prospettate per il futuro.

Questa richiesta cozza anche sul piano formale con la stessa cessione d’azienda. La legge stabilisce con chiarezza che il soggetto subentrante deve garantire continuità operativa e autonomia produttiva: è evidente che TMA non ha mai avuto né la volontà né la capacità di rispettare tali obblighi. Queste sono le conseguenze nefaste di un’operazione portata avanti con superficialità, anche sul piano politico. A rendere il quadro ancora più opaco, mentre si parla di CIGS nulla è stato chiarito riguardo al ruolo e all’intervento di Invitalia, soggetto che intendiamo interpellare con urgenza.

Gravissimo è inoltre che la comunicazione sia stata indirizzata alle sole Fim, Fiom, Uilm e Failms, le cui rappresentanze risultano formalmente decadute ai sensi del regolamento sulla rappresentanza. Diffidiamo tali organizzazioni dall’intraprendere qualsiasi iniziativa che escluda la legittima rappresentanza dei lavoratori: ogni atto in tal senso sarà oggetto di rivalsa formale.

Siamo di fronte a una manovra che punta soltanto a massimizzare il risparmio sulla pelle dei lavoratori, scaricando interamente su di loro i costi di un’operazione fallimentare. Nemmeno l’anticipo della cassa integrazione viene garantito: significa condannare centinaia di famiglie all’assenza di reddito immediato.

USB ribadisce la propria contrarietà a questa farsa, che dimostra come i timori da noi sollevati fin dall’inizio fossero fondati: TMA non rappresenta alcun progetto industriale credibile, ma solo l’ennesima speculazione a danno del tessuto produttivo e dei lavoratori.

La nostra organizzazione definirà a breve le forme più incisive di lotta e di protesta. Una cosa però la diciamo subito: senza garanzie, da Marcianise non uscirà nemmeno un bullone.

 

USB Lavoro Privato – Categoria Operaia dell’Industria Nazionale