Jabil: un altro giorno di protesta per il reintegro di Pasquale Zeno. L’atteggiamento aziendale continua ad essere inaccettabile
Alla Jabil di Marcianise i lavoratori si sono nuovamente mobilitati per chiedere con forza il reintegro di Pasquale Zeno, licenziato illegittimamente per aver manifestato la propria rabbia durante la kermesse di presentazione del progetto TMA.
Il comportamento della dirigenza diventa ancora più indecoroso se si considera il disconoscimento delle rappresentanze realmente espresse dai lavoratori. Appare come una provocazione l’incontro convocato dall’azienda con la RSU di FIM, FIOM, UILM e FAILMS, che è stata di fatto sfiduciata con una raccolta firme maggioritaria in fabbrica.
La protesta, evidentemente, non si fermerà qui. Se l’azienda non ritirerà immediatamente il licenziamento di Pasquale Zeno, il livello dell’iniziativa delle maestranze non potrà che alzarsi.
USB ringrazia le forze politiche che in queste ore hanno espresso solidarietà e vicinanza, ma ribadisce che serve una partecipazione forte e compatta per respingere questo attacco.
La nostra è una battaglia di dignità, che riguarda l’intero stabilimento, oggi oggetto di una ristrutturazione forzata e calata dall’alto. Per zittire i lavoratori non restano che i tentativi di ritorsione e di punizione contro chi ha rappresentato la protesta: Pasquale Zeno ne è stato uno dei protagonisti più attivi e per questo è stato colpito.
USB Lavoro Privato – Industria Nazionale