Jabil, USB non legittima operazioni oscure sul futuro dei lavoratori. Ritiriamo presenza al tavolo del 16 aprile: no a TME, avanti con la mobilitazione
L’Unione Sindacale di Base ha comunicato ufficialmente la disdetta della propria partecipazione al tavolo ministeriale convocato per il 16 aprile sulla vertenza Jabil.
Una scelta doverosa, di fronte alla scandalosa decisione del MIMIT di convocare anche i rappresentanti della TME: un soggetto che non offre alcuna garanzia industriale, occupazionale o finanziaria, e che appare chiaramente selezionato per gestire lo smantellamento e la dismissione dello stabilimento di Marcianise.
USB non legittima operazioni ambigue, fatte sulla pelle dei lavoratori, e non partecipa a tavoli che servono solo a ratificare l’ennesimo scempio industriale ai danni di un sito produttivo strategico.
La nostra disponibilità alla discussione resta, ma a condizioni chiare: Jabil deve sospendere i licenziamenti e serve aprire un confronto vero, sotto l’egida del Ministero, per individuare un soggetto in grado di garantire un futuro industriale serio e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro.
Con queste motivazioni, il presidio USB previsto per il 16 aprile sotto il MIMIT è ovviamente annullato.
Ma la lotta non si ferma: si rafforzerà e si esaspererà in ogni forma possibile se l’azienda procederà con atti unilaterali a danno dei lavoratori.
USB – Lavoro Privato Nazionale
Coordinamento USB Jabil