Massa, redistribuire i profitti stellari dei padroni del marmo
Lo abbiamo già detto, ma è giusto ripetersi: questi articoli sono una provocazione: +154% in Arabia Saudita! 75,8 milioni, un incasso gigantesco per Franchi Umberto Marmi lucrando su un bene comune a discapito dell'ambiente e della comunità tutta, ma non solo.
Articoli come questo ci dimostrano l'arroganza di quegli stessi padroni che solo pochi mesi fa, a fronte di questi incassi, volevano imporre nel rinnovo contrattuale un ridicolo aumento di 0,70 euro dal 2024 per i lavoratori del settore!
Ma davvero di fronte a questi ricavi, di fronte al fatto che chi lavora in cava rischia infortuni e purtroppo anche la morte a causa della pericolosità del lavoro che svolge, di fronte al costo che la comunità e l'ambiente pagano per l'estrattivismo selvaggio, di fronte ai numeri da capogiro che vedono in crescita l'export a discapito della filiera locale (e quindi della possibilità di creare posti di lavoro in città), di fronte al carovita, Cgil Cisl Uil hanno esultato per un misero aumento di 1 (uno) euro giornaliero? Un po’ di welfare sociale e una proposta, la riduzione di orario a parità di salario, che fin da subito abbiamo fortemente supportato per poi vederla sgonfiarsi nei tavoli di trattativa svolti (a tal proposito ci preme sottolineare inoltre che in molte aziende questo ultimo accordo pare non sia stato neanche rispettato).
Dovevamo osare di più, e articoli come questo ci danno semplicemente ragione. Noi abbiamo appena cominciato, come sindacato di base ci siamo formati in questo settore da pochi mesi e la strada è sicuramente lunga e complessa, ma vogliamo davvero invertire la rotta, smascherando questi soprusi, stando davvero dalla parte dei lavoratori, combattendo affinché questi profitti stellari vengano equamente redistribuiti in primis fra chi ogni giorno si sveglia all'alba e si suda la pagnotta.
Tutto questo va rimesso in discussione e tocca a noi farlo!
USB Marmo
Piazza Aranci 29 Massa
Massa@usb.it