Piaggio, dopo il grave infortunio di una precaria l’azienda fa ripartire subito la produzione: i lavoratori scioperano
Questa mattina intorno alle 7:00 una lavoratrice precaria, assunta con contratto a termine, ha subito un gravissimo infortunio a una mano mentre era impegnata sulla linea 6 in officina 2R. Subito soccorsa e trasportata in ambulanza a Firenze, la lavoratrice nei prossimi giorni sarà operata, ma ha subito danni che potrebbero risultare anche permanenti.
I responsabili della linea, senza aver nemmeno chiarito le cause e le dinamiche dell’infortunio, hanno preteso che gli operai tornassero immediatamente al lavoro, nonostante fossero ancora sotto shock per l’accaduto.
La rabbia degli operai è esplosa sacrosanta e subito è stato proclamato lo sciopero: i lavoratori, usciti dal reparto, sono scesi in strada invadendo viale Rinaldo Piaggio fino all’ingresso della direzione.
In attesa che sia fatta luce sull’accaduto, l’Unione Sindacale di Base chiede se tutte le norme di sicurezza fossero attive sulla linea, dato che nei macchinari a norma e moderni i lavoratori sono forniti di sistemi di sicurezza tali che eventi del genere non dovrebbero verificarsi.
In Italia la salute e la sicurezza di chi lavora sono viste come un costo da ridurre, in favore di maggiori profitti per la parte datoriale. Siamo convinti che una legge che preveda l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, sul quale USB insieme a Rete Iside Onlus e ManifestA ha depositato una proposta di legge alla Camera, sarebbe uno strumento di deterrenza adeguato contro chi specula con la vita dei lavoratori.
Oggi, alla Piaggio, l’infortunio avrebbe potuto avere conseguenze perfino più gravi di quelle già patite da una lavoratrice precaria. La costante ricerca di profitti da pare di imprenditori senza scrupoli costa ogni anno migliaia di vite e decine di migliaia di infortuni gravi: è il momento di dire basta.
Esprimiamo la nostra solidarietà alla lavoratrice colpita e il nostro pieno appoggio allo sciopero dei lavoratori Piaggio. Saremo al loro fianco anche nelle prossime mobilitazioni in difesa di salute e sicurezza.
Unione Sindacale di Base