Polo siderurgico Piobino: Gozzi faccia il presidente di Federacciai
Noi crediamo che Metinvest non abbia certo bisogno di difensori: un gruppo che dichiara di voler produrre 2.700.000 tonnellate di acciaio non può certo temere il signor Gozzi. E non pensiamo neppure che un governo possa farsi influenzare da chi difende interessi privati così evidenti.
Il punto vero, semmai, è un altro: i soldi pubblici.
Siamo d’accordo sul fatto che non vadano sprecati — ma proprio per questo siamo convinti che i settori strategici, come quello dell’acciaio, vadano nazionalizzati.
Solo una presenza pubblica forte può garantire una pianificazione industriale seria, la tutela dell’occupazione, la sicurezza sul lavoro e il rispetto ambientale.
Il problema è che in pochi oggi hanno il coraggio di dirlo: serve una nuova IRI, capace di riportare lo Stato al centro delle politiche industriali e di mettere fine alla giungla del mercato libero, quello stesso mercato che ha prodotto solo precarietà, delocalizzazioni e sfruttamento.
E visto che il signor Gozzi è un grande sostenitore del “libero mercato”, accetti anche la nascita di una nuova acciaieria a Piombino.
Perché nel vostro mercato libero — quello che avete inventato e difeso — tutte le imprese, dirette o indirette, hanno beneficiato di soldi pubblici.
Almeno, questa volta, che quei soldi servano davvero all’interesse collettivo e non ai profitti di pochi.
Per questi motivi, USB sarà in piazza il 28 novembre con lo sciopero generale, contro il governo Meloni, contro la manovra di guerra e di austerità, per un vero piano industriale pubblico, per salari dignitosi, per la difesa dei diritti dei lavoratori e per la nazionalizzazione dei settori strategici, a partire dall’acciaio.
USB Piombino
USB Nazionale – Settore Industria