RINNOVO DEL CCNL GOMMA E PLASTICA: UNA BEFFA PER I LAVORATORI UN AFFARE PER IMPRESE E PER CGIL CISL E UIL !!
Il rinnovo del CCNL del settore gomma e plastica annunciato con tanta enfasi dalle segreterie nazionali di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC –UIL, è un'ulteriore presa in giro alle lavoratrici e ai lavoratori del settore.
Dal punto di vista degli interessi e delle giuste attese dei lavoratori l’accordo aggiunge poco sia dal punto di vista normativo che salariale, privilegiando gli interessi delle imprese e delle stesse strutture sindacali a scapito dei tecnici, degli operai e degli impiegati.
L’aumento medio di €124 è incentrato sul livello “F”, mentre la quasi totalità dei lavoratori sono inquadrati nel livello”G” e quindi è più onesto parlare di €112,39 lordi, che a differenza del contratto precedente saranno spalmati su tre trance e non su due.
Per la fascia G gli aumenti saranno :
1 gennaio 2014 | 1 ottobre 2014 | 1 gennaio 2015 |
€ 53,51 | € 13,38 | € 43,70 |
In caso di crisi le aziende potranno posticipare l’ultima tranche prevista per gennaio 2015 di ulteriori tre mesi.
Il precedente contratto prevedeva un aumento di €80,24 evidentemente per i confederali un aumento di €32,15 lordi in tre anni è una grande vittoria!
L’una tantum di €558,00 lordi sarà erogata in due tranche:
1°) 279 € lordi a febbraio 2014
2°) 279 € lordi a febbraio 2015
Questa una tantum abbona la vacanza contrattuale di oltre un anno, ma non tiene minimamente conto dell'inflazione reale dell'Istat, non pesa sul TFR e sugli altri istituti contrattuali, anzi offre alle aziende la possibilità di diluirla nei dodici mesi.
Il nuovo CCNL aumenta il potere delle aziende nei confronti dei lavoratori, si tratta di una regressione pericolosa delle relazioni industriali e della qualità della vita nelle fabbriche, due aspetti è bene ricordarlo che camminano insieme.
Secondo quanto sottoscritto si va verso un controllo sempre più stretto dell’orario di lavoro, della malattia e dei diritti sindacali.
In tema di malattia le note a verbale in calce all’accordo recitano : “Le parti firmatarie riconoscono che i livelli anomali delle assenze sono tra le cause che incidono negativamente …sull’efficienza e sulla competitività….e che la diminuzione del fenomeno rientrano tra gli obiettivi della propria azione” e a tale scopo si demanda all’Osservatorio Nazionale (Ente Bilaterale tra industriali e confederali ) che “ne analizzerà (a livello di comparto) le cause e opererà anche nei confronti delle autorità preposte” A livello aziendale, “RSU e azienda si incontreranno per analizzare, individuare le cause e intraprendere le iniziative utili, comprese quelle di carattere economico.”
Nel corso degli ultimi anni nel settore dell’industria si registra un alto tasso di infortuni e di malattie professionali, che crescono anche in ragione dell’aumento dei ritmi lavorativi e del precariato.
Rigettiamo decisamente l’assunto di FEDERGOMMA e Confederali che chiamando in causa la competitività attaccano il diritto alla malattia.
Crediamo invece che le ragioni della crisi siano più profonde e risiedono nell’esasperata competizione tra i produttori.
Una competizione dove gioca negativamente la decisione da parte industriale di non effettuare di investimenti e non fare innovazione tecnologica, pesa anche il mancato intervento dello stato, in termini di infrastrutture e di una efficacie politica industriale che supporti il settore manifatturiero.
Appare chiaro che l’esigenza di competitività invocata da FEDERGOMMA viene riportata all’interno del CCNL, attraverso un contenimento dei salari, una maggiore flessibilità dell’orario di lavoro e un restringimento delle libertà individuali a partire dalla malattia.
La richiesta degli industriali di avere maggiore disponibilità e flessibilità dei lavoratori, vede inseriti:
Una norma (art.8 comma 9 ) secondo quale forme di orario diverse da quelle previste saranno soggette a contrattazione con le RSU attraverso entro venticinque giorni dalla comunicazione effettuata dall'azienda.
L’anticipo di una giornata lavorativa nel biennio 2014-15 è prevista lavoratori addetti a tre turni giornalieri , con attività svolte da quindici a ventuno turni settimanali.
Si confermano le norme aleatorie che di fatto consentono l'uso indiscriminato del lavoro precario all'interno delle aziende, una tendenza in crescita e che in moltissime aziende supera i limiti di legge. Con la scusa del perenne stato di crisi, di fatto le aziende senza alcun vincolo neanche di natura contrattuale, saranno libere di ricattare sia lavoratori ”atipici” sia quelli con contratto a tempo indeterminato.
Una parte consistente del CCNL siglato da FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC –UIL e Feder gomma è dedicata alle relazioni di complicità e assistenza reciproca.
Sono molte le risorse economiche dedicate allo sviluppo e al mantenimento degli Enti Bilaterali, dall’Osservatorio Nazionale per le Relazioni industriali, passando per la Commissione Paritetica Nazionale sull’inquadramento, e arrivando alla gestione dei fondi europei per la formazione. Non è un caso che il rinnovo del CCNL è stato bloccato per diverso tempo, proprio a causa di una discussione molto aspra all’interno tra FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC –UIL, in merito alla gestione dei permessi sindacali e alla spartizione dei posti negli enti bilaterali. Una logica spartitoria che si ripete nella gestione del Fondo di Previdenza integrativa e in quello di Assistenza Sanitaria .
Sul Fondo di previdenza c’è un aumento dell'aliquota dello 0,20 a carico delle aziende quale contributo previsto, è una scelta che oltre a essere discriminatoria verso la stragrande maggioranza dei lavoratori che hanno il proprio TFR nel fondo INPS, denota l'abbandono definitivo di CGIL,CISL e UIL verso la previdenza e la sanità pubblica a tutto vantaggio di quella privata
La rivisitazione ovviamente in peggio dei permessi per le cariche sindacali, prevede che le nomine siano fatte sulla base degli iscritti all'organizzazione sindacale e non più sul numero di dipendenti, assolve due obiettivi, il primo stabilisce che il sindacato secondo i confederali è il sindacato di servizio ossia quello per gli iscritti e non per l’insieme dei lavoratori, il secondo lega ancora di più gli eletti alle strutture confederali .
Nella sua piattaforma rivendicativa, inviata a Feder gomma, l’Unione Sindacale di Base chiedeva invece una maggiori controlli e prevenzione a tutela dei lavoratori, un aumento salariale consistente pari a 300€ lordi.
Siamo invece del fronte all’ennesimo accordo che sulla parte economica non garantisce né il recupero del potere di acquisto pregresso né copre dall'inflazione, anzi introduce un netto peggioramento normativo.
Nonostante la trattativa per il rinnovo contrattuale gestista da FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC –UIL sia durata oltre un anno, con poche assemblee e scarso coinvolgimento dei lavoratori, la ratifica secondo quanto previsto dai confederali e da FEDERGOMMA è prevista per il 24 gennaio. Questo significa che i lavoratori non avranno modo di discutere e tanto meno di decidere.
Una condotta antidemocratica e “cialtronesca” ma perfettamente in linea con dei sindacati complici!