SaGa Coffee (ex Saeco): solidarietà USB alle lavoratrici e ai lavoratori in lotta contro la delocalizzazione e la chiusura dello stabilimento di Gaggio Montano

Bologna -

Come per la GKN ancora una volta un fondo d'investimento, questa volta statunitense, decide improvvisamente di delocalizzare le produzioni e chiudere lo stabilimento della SaGa Coffee (ex Saeco) a Gaggio Montano. Una decisione presa non perché in crisi, ma semplicemente a mero scopo speculativo. Dopo la Fiac di Pontecchio Marconi, altri 220 e più lavoratrici e lavoratori dell’Appennino bolognese stanno rischiando seriamente di perdere il proprio posto di lavoro, 220 e più famiglie che rischiano di essere gettate nel baratro. La continua deindustrializzazione comporterà conseguenze pesantissime e disastrose per il tessuto sociale di questa parte del territorio poiché a pagarne le conseguenze non saranno solo i dipendenti diretti ma anche tutta la filiera. A tutte queste lavoratrici e lavoratori va la nostra incondizionata solidarietà.

Non c’è spazio per le dichiarazioni di Bonomi che nei giorni scorsi ha intimato a Landini: "No alla lotta di classe tra servi e padroni". La verità è che la lotta di classe la stanno portando avanti i padroni da ormai più di 40 anni. Bene ha fatto la Fiom a proclamare sciopero contro il Governo Draghi, ma non basta, ci vuole più coraggio e coerenza.

Occorre rompere ogni politica di concertazione con questo padronato e proclamare uno sciopero generale che metta al centro della discussione il vero problema che oggi affligge questo paese, cioè la mancanza di un piano industriale che rilanci la produzione e l’occupazione.

Lo sciopero generale dello scorso 11 ottobre indetto dal sindacalismo conflittuale e di base ha dato il segnale forte di alternativa e di rottura contro le mire del padronato e del governo Draghi. Un percorso di lotta e di mobilitazione che si rinnoverà a livello nazionale e locale nella giornata del 4 dicembre con l’indizione del No Draghi Day.

Per fare ciò bisogna porre come obiettivo politico la nazionalizzazione dei settori strategici nonché di tutti quei marchi che hanno fatto grande la storia di questo paese, quale appunto la Saeco.

Non c’è più tempo, il governo Draghi marcia spedito verso la propria meta e se non si riescono a fermare queste politiche neoliberiste che ogni giorno mietono vittime sia sul lavoro come nella vita sociale, organizzando una vera unità di classe e di massa, quanto accade alla SaGa Coffee accadrà ancora e sempre più spesso e a pagarne le conseguenze saranno sempre e solo le lavoratrici ed i lavoratori.

USB Emilia-Romagna - Lavoro Privato/Industria

Bologna 11/11/2021