Sicamb, USB: le risorse pubbliche devono garantire occupazione e sviluppo, ora un solido piano industriale
Giovedì 2 dicembre una delegazione USB è stata invitata insieme alle altre organizzazioni sindacali alla visita della viceministro Alessandra Todde allo stabilimento Sicamb di Latina per presentare l’operazione che ha portato all’ingresso di Invitalia nel CdA e chiuso la recente situazione di crisi che ha messo in pericolo 290 posti di lavoro. L’ingresso di Invitalia, l’interesse di investitori privati, l’aumento del capitale sociale, l’omologa che riduce il debito verso i creditori e ripaga i debiti verso i lavoratori, sono indubbiamente buone notizie che necessitano di solide premesse per mettere mano alle problematiche aziendali e guardare al futuro con serenità.
Se oggi si chiude una prima fase di crisi è grazie anche all’impegno delle RSU e dei lavoratori che hanno difeso il posto di lavoro con la stessa determinazione con cui portano avanti il lavoro quotidiano.
Nella storia e nel presente della Sicamb ci sono dei lavoratori specializzati, il cui impegno permette alla macchina industriale di trasformare le idee in sedili eiettabili, componenti, parti e più recentemente nella trasformazione di vettori di linea in aeromobili cargo che trovano clienti di spessore internazionale.Per questo sarebbe stato giusto che oltre agli interventi istituzionali e dell’azienda fosse previsto l’intervento a pieno titolo delle RSU e dei lavoratori.
Concordiamo con la viceministro quando ha ricordato che la Sicamb è parte del patrimonio industriale del Paese, del territorio, e che la perdita di un’azienda è prima di tutto una perdita di conoscenza e capacità produttive.
Prima di quest’ultima crisi, c’era già stato l’intervento di Sviluppo Italia, è evidente perciò che l’impegno pubblico di Invitalia in questo asset industriale non deve ridursi alla sola ricapitalizzazione, i lavoratori si sono battuti per la difesa dell’occupazione e del salario. Chiediamo che l’ingresso delle risorse pubbliche sia accompagnato da un’osservazione costante, da un supporto progettuale che garantisca la realizzazione degli investimenti tecnologici e che dia il suo contributo alla costruzione di un solido piano industriale.
Per questa ragione chiediamo l’avvio di tavoli di discussione e verifica tra MISE, azienda, Invitalia e le organizzazioni sindacali.
In ultimo ma non meno importante sosteniamo l’importanza non più rimandabile di tornare ai tavoli di confronto con l’azienda per parlare di sviluppo, miglioramento delle condizioni e degli ambienti di lavoro, di crescita occupazionale, professionale e salariale.
USB Lavoro Privato
Federazione USB Latina
Latina 03-12-2021