Vertenza Wartsila: tavolo di confronto con MSC. Chieste all’azienda maggiori aperture, in particolare su economie destinate ai lavoratori. Positiva la disponibilità al dialogo ma per USB serve di più

Trieste -

La nostra organizzazione ha presenziato quest’oggi presso la sede di Confindustria Alto Adriatico a Trieste dove si è svolto il secondo tavolo tra MSC e organizzazioni sindacali in merito al percorso che ha l’obiettivo di determinare l’accordo sindacale che dovrà essere allegato all’accordo di programma ed utile a stabilire le caratteristiche della gestione normativa ed economica dei quasi 300 lavoratori messi in esubero dalle scelte di Wartsila Italia e che MSC si è impegnata a riassorbire totalmente attraverso il proprio progetto industriale dove l’investimento complessivo aziendale sarà di 104 milioni di euro.

Il tavolo si è svolto in un clima cordiale, dove l’azienda per la prima volta ha reso edotte le organizzazioni sindacali sui possibili percorsi legati alle modalità di assunzione diretta dei lavoratori, gli aspetti connessi all’utilizzo degli ammortizzatori sociali a conferma di un crono-programma che vedrà il riassorbimento complessivo delle maestranze a luglio 2027 e con degli step intermedi che seguiranno un ritmo produttivo crescente a partire dal 2026 dove inizierà la produzione di vagoni ferroviari.

MSC ha ribadito la volontà di mantenere il contratto nazionale dei metalmeccanici, soffermandosi sul fatto che questo può essere uno strumento funzionale a gestire sia l’attuale fase ma anche quelle seguenti, con particolare riferimento all’utilizzo degli ammortizzatori sociali nonché la necessaria riqualificazione del personale. 

Per quanto riguarda gli aspetti economici, legati in particolare alla gestione della cassa integrazione, nonché sulla presa in carico dei lavoratori, subito successiva al 30 Giugno 2024, MSC afferma di voler riconoscere i minimi contrattuali previsti, riconoscendo però ai lavoratori solo gli scatti di anzianità maturati con Wartsila rendendosi disponibile successivamente ad una discussione per quanto attiene alla contrattazione di secondo livello che per l’azienda dovrà essere stabilita ex-novo. Per quanto attiene alla CIG, necessaria a gestire la fase di implementazione e subentro, l’azienda apre solo timidamente alle proposte di parte sindacale: sia sulle rotazioni, ove possibile, sia sull’integrazione economica.

USB durante l’incontro ha riconosciuto la bontà del progetto industriale, che ora però deve essere messo a terra determinando un metodo di confronto che permetta di seguire i vari step.

Per la definizione di un accordo quadro sindacale che accompagni quello di programma, servirà però un confronto ancora più proficuo dove l’obiettivo comune deve essere quello di garantire ai lavoratori il massimo delle tutele prevedibili e disponibili. 

Da questo punto di vista abbiamo chiesto all’azienda di fare uno sforzo maggiore e continuare la discussione senza preclusioni per raggiungere un accordo soddisfacente, che poi dovrà essere votato da tutte le lavoratrici ed i lavoratori interessati. L’azienda si è resa in ogni caso disponibile a ricevere le nostre proposte e discuterle al successivo incontro già calendarizzato per il 28 Maggio. Auspichiamo che l’azienda colga quell’occasione per operare delle necessarie aperture e modifiche alla sua proposta.

Unica nota davvero negativa di questo incontro è stata la richiesta di FIM FIOM UILM per far si che questo tavolo si svolga in modalità “separata”. La nostra organizzazione non ritiene opportuna la dispersione sindacale nel quadro di gestione di una crisi aziendale ed invita tutte le sigle coinvolte ad una maggiore coesione e senso di responsabilità.

                                        

Trieste, 9 Maggio 2024

USB – Nazionale

Industria Lavoro Privato