Wartsila dichiara altri 350 esuberi a livello mondiale, ignoto l'impatto su Trieste. USB chiede garanzie industriali e occupazionali 

Trieste -

È passato poco più di un mese dalla sottoscrizione dell'accordo da parte di Wartsila e Fim Fiom Uilm sulla gestione della trentina di esuberi che hanno riguardato le scelte aziendali annunciate a gennaio. Accordo che USB non aveva sottoscritto ma contestato in quanto non conteneva alcuna garanzia industriale a fronte di una gestione concordata di riduzione del personale.

 

Leggi Notizia Oggi la multinazionale finlandese annuncia altri 350 esuberi a livello globale e il rischio è che le organizzazioni firmatarie di quell'accordo vengano richiamate al tavolo di trattativa per condividere un nuovo percorso di gestione dell'esubero proprio sulla base di un precedente già tracciato con quell'accordo.

 

Leggi Notizia Oggi come quest'estate USB non è disponibile ad affrontare una discussione che guardi solo ed esclusivamente alla gestione dell'esubero, ovvero delle uscite volontarie o concordate di lavoratori.

 

Leggi Notizia Come richiesto ai tavoli di luglio, per la nostra organizzazione il punto di partenza sono le garanzie industriali, con un accordo che vincoli l'azienda sul territorio attraverso la conferma dell'attuale assetto produttivo e dell'operatività delle Business Unit, con la salvaguardia dei posti di lavoro. Non è possibile affrontare una discussione senza partire da questi presupposti.

 

Sasha Colautti – USB Lavoro Privato

 

Emiliano D'Ambrosi – RSU USB Wartsila Italia